Incontro a cura di Giorgio de Finis
Il progetto CIRCO propone di trasformare il patrimonio dismesso in una rete metropolitana di “Case” dove sperimentare reciprocamente le infinite forme di quell’Ospitalità che in tutte le culture è sempre stata un atto sacro. L’immaginario è quello del circo: un luogo colorato, magico, nomade ed estraneo alla città, fiero della sua diversità, universo itinerante che si installa nei terreni di scarto, dove tutti hanno competenze e risorse da condividere in un progetto comune.
Il circo è il nomade socialmente accettato, è il diverso tra noi desiderabile e di cui sentiamo un’arcaica necessità. È Irrinunciabile, indomabile, irriducibile, è la contraddizione sempre più necessaria: un luogo che mostra la sua alterità senza sfociare nel conflitto. Un luogo che se venisse omologato perderebbe le sue energie rigeneratrici, la sua carica di provocazione, di stimolo, di innovazione.
La sua natura è di spazio normogeneratore, un’architettura in divenire che invece di subire regole è capace di proporre nuove regole per tutti.