Allievi e allieve dell’ISFCI: Olivia Brighi, Giovanna Netti, Leonardo Petrucci, Irene Starita, Ersilia Tarullo, Maria Giulia Trombini.
Progetto a cura di Dario Coletti e Manuela Fugenzi
Margini non marginali, scenari da terzo millennio, conflittuali ma vivi e creativi, crescono in tutto il mondo attorno ai centri storici delle grandi città divenute metropoli. Il caso italiano mostra i nostri gioielli urbani in conflitto tra valorizzazione culturale e fruizione turistica di massa, con il conseguente allontanamento dei suoi abitanti originari, mentre nuove funzioni e nuovi significati riempiono i luoghi di destinazione dell’esodo degli sfollati della gentrificazione. Nel caso di Roma, città multietnica sin dalle origini, dal fulcro di un centro storico di enormi dimensioni e identità radicate, la migrazione metropolitana nel tempo ha popolato nuclei periferici a macchia di leopardo, le cui caratteristiche culturali e peculiarità sono state plasmate dalla storia della loro urbanizzazione. Più recentemente una nuova immigrazione, siano essi stranieri o giovani generazioni, attratta dalla necessità o dalla sfida di costruire in periferia un nuovo progetto di vita, ne determina tensioni sociali ma anche impreviste vivacità e multiformità. Gli sguardi di sei giovani fotografi selezionati all’ISFCI – Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, frequentando le lezioni di visual storytelling di Dario Coletti, si sono formati sul campo e sui grandi esempi di una fotografia del paesaggio urbano che in Italia ha traghettato la visione neorealista verso una fotografia della contemporaneità più consapevole e ricettiva. Ci offrono tasselli di traiettorie personali in un viaggio collettivo attraverso cui misurare, indagare, esprimere e quindi generare riflessioni sulla realtà in divenire dei nostri margini.
Dario Coletti (Roma 1959), giornalista dal 1990 e fotografo documentarista e umanista, è impegnato nell’analisi del rapporto tra uomo, territorio e patrimonio naturale in molteplici progetti editoriali ed espositivi indipendenti o frutto della collaborazione con istituzioni e organizzazioni umanitarie. Il suo lavoro trentennalee sulla Sardegna è riconosciuto tra i più autorevoli della fotografia contemporanea. All’attività di fotografo accompagna quella di formatore all’interno del percorso di storytelling dell’ISFCI e ne coordina assieme alla photoeditor Manuela Fugenzi la Scuola di Fotogiornalismo.
Manuela Fugenzi (Roma, 1959) è curatore indipendente, consulente iconografico e giornalista photo editor nell’editoria libraria e periodica dalla metà degli anni Ottanta e più recentemente nella comunicazione multimediale museale. Collabora alla progettazione di iniziative editoriali ed espositive, pubblica saggi di taglio storico e critico e svolge attiità didattiche. Attualmente è docente di fotografia all’Università Roma Tre e coordina la Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI con Dario Coletti.
Olivia Brighi
Un David di Donatello e una Venere di Milo decorano l’ex questura del quartiere, occupata a scopo abitativo. Provenienti dalla Palestra Popolare del Quarticciolo si sentono respiri e colpi di guantoni: è il giorno dei match e la gente si affaccia e si riversa attorno alle transenne. É il turno di Broncio, sarà lui a vincere per K.O. Piove e alla fine di ogni ripresa tutti cercano come possono di asciugare il ring, così che Milos possa esibirsi. Vince anche lui e i match si interrompono per il maltempo. La sua vittoria è motivo d’orgoglio e speranza di riscatto.
Olivia Brighi (Roma, 1998) nel 2021 conclude il suo percorso di studi all’ISFCI appassionandosi alla fotografia autoriale, sentita come strumento per analizzare le problematiche sociali con cui entra in contatto e provocare una riflessione in chi guarda. Nel 2021 partecipa alla seconda edizione di Garbatella Images, con la direzione artistica di Francesco Zizola e a cura di Francesco Rombaldi e Sara Alberani.
Giovanna Netti
Disincanto è un racconto poetico su Corviale e i suoi giovani, che vivono in questo km di cemento nato come progetto di utilità sociale e definito oggi emblema della città sbagliata. Disincanto è una scritta sui muri del serpentone, visione realistica e quasi monotona della quotidianità degli adolescenti che lo popolano. Bravo a raccontare dei giovani e dei loro sentimenti contrastanti era anche Gabriele Galloni con le sue poesie realistiche e incomparabili, che in questo progetto accompagnano le foto.
Giovanna Netti (Putignano, 1998) è diplomata in grafica e vive oggi a Roma, dove nel 2021 ha concluso il corso triennale all’ISFCI. La sua ricerca artistica si muove dal racconto del corpo all’analisi di situazioni personali, a racconti di strade di periferia.
Leonardo Petrucci
La seconda generazione della comunità bengalese di Torpignattara cresce secondo le regole dell’occidente all’esterno e del mondo arabo nel privato, divisa tra due culture. Mostrando la quotidianità del lavoro e nelle case, i luoghi e i volti protagonisti delle feste comunitarie come dei riti religiosi indù, o addentrandosi nelle moschee e nelle attività culturali delle scuole coraniche, questo progetto si misura con il tema dell’integrazione in quello che viene considerato il quartiere più rappresentativo ed esteso della muticulturalità romana.
Leonardo Petrucci (Roma, 1999), studente dell’ultimo anno della Triennale all’ISFCI, ha seguito il movimento studentesco romano, fotografando le manifestazioni e le assemblee. Attualmente lavora sui temi dell’integrazione e della multiculturalità a Roma, dove vive.
Irene Starita
Ho percorso le sette vie consolari a partire dal centro storico verso la periferia e poi la campagna romana, in una pratica quotidiana che prevedeva di scegliere casualmente un tragitto da attraversare, un intento da mettere in pratica. Per vivere con tutti i miei sensi questa esperienza e raccogliere ogni piccolo indizio che potesse svelarmi sottili misteri nella ricerca di storie e stili di vita.
Irene Starita (Roma, 1995) nel 2018 frequenta il master di fotografia documentaria alla Door Academy e nel 2021 consegue il diploma del corso triennale all’ISFCI. Nel 2021 viene selezionata dal Canon Student Development Programme e per la fellowship destinata a 4 studenti italiani dall’agenzia milanese Parallelozero. Attualmente si dedica a progetti personali e lavora come freelance tra Roma e Milano.
Ersilia Tarullo
Roma, l’Urbe simbolo del potere religioso, teatro di storia e museo d’arte, si è sempre caratterizzata come una metropoli caotica e rumorosa. Ogni sua immagine è metafora di un’alternanza di stati e sentimenti. Tensioni e allarmi continui sono gli ingredienti di una poesia metropolitana. Volti e angoli di strada rivelano nevrosi, smarrimento e paura del diverso; l’urlo strozzato di una società che subisce se stessa, il suo disperato tentativo di conservazione.
Ersilia Tarullo (Scanno, 1997) vive a Roma, dove lavora come freelance. Nel 2020 conclude il ciclo di studi triennale all’ISFCI e consegue il master in Fotogiornalismo nel 2022. Nel 2019 è selezionata dal Canon Student Development Programme, poi svolto durante la Professional Week del Visa Pour l’Image a Perpignan. Nel 2022 vince la sezione Fotografia del concorso poliartistico della Biennale MArteLive Italia. La sua ricerca di carattere intimista utilizza la fotografia come mezzo espressivo di indagine individuale.
Maria Giulia Trombini
C’è un lato di Roma che solo i suoi abitanti conoscono. E una crudezza mista a una calma polverosa. E una città orizzontale, sdraiata, ha qualcosa di profondamente materno e allo stesso tempo straordinariamente indifferente. Si ha la sensazione che tutto si muova e insieme rimanga identico a se stesso, e così ci si sente, come immersi in un fango fertile.
Maria Giulia Trombini (Bologna, 1992), è una fotografa freelance. Diplomata all’ISFCI, ha conseguito il master in Documentary Practice & Visual Journalism all’International Center of Photography. E’ stata selezionata per partecipare all’Eddie Adams Workshop XXXIV ed è una delle vincitrici del premio 2021. I suoi ultimi lavori sono stati pubblicati sul Washington Post, ha collaborato con The Post Internazionale come photo editor e fotografa e successivamente ha svolto uno stage a Johannesburg presso l’Agence France Presse. Attualmente collabora con l’Ong Sos Humanity impegnata nei soccorsi nel Mar Mediterraneo.
Foto cover © Mohamed Keita ” Guardo Riguardo”