ANNA CASTELLI, FRANCO LA CECLA | IL PARADIGMA INDIGENO

Il paradigma indigeno

Il paradigma indigeno è un insieme di pratiche, visioni, prospettive, frutto dell’elaborazione dell’esperienza indigena del mondo in America Latina (e in altri continenti, ma in America latina sta prendendo un rilevo particolare). Si tratta di un tipo di approccio alla situazione globale  attuale, alle sue crisi e ai suoi disastri che si basa sull’abitare il mondo in una chiave indigena: una visione che tiene conto delle componenti diverse che lo costituiscono, animali, piante, risorse, geografie, spiriti e presenze come se fossero persone. Questo paradigma sta emergendo con un peso politico e allo stesso tempo epistemologico. La presenza indigena in America Latina interroga come mai prima le strutture della società e del potere e mette in crisi il modo con cui gli stati si sono costituiti in nazioni. In più è una sfida alla storia del continente che propone la “conquista” come una parentesi breve da chiudere nell’ottica di un rinascimento che recuperi i millenni di civiltà indigene dell’America Latina. Quello che è interessante è che questo paradigma, lungi dall’essere “recupero delle tradizioni” si propone come un futuro credibile per tutti gli abitanti del continente e viene oggi portato avanti nelle produzioni artistiche, letterarie, nel pensiero politico e nelle pratiche dei popoli indigeni (occupazioni di terre, richieste di restituzioni e di compensazioni). Allo stesso tempo è un motivo ispiratore per il progressismo del continente che vi vede una soluzione alla questione ambientale e a quella di una società multinazionale.

Anna Castelli, storica dell’arte, insegna Arte e Antropologia allo Iulm di Milano e Visual Antropology alla Naba di Milano. Svolge attività di ricerca sulle convergenze tra antropologia culturale e pratiche artistiche. Collabora con il Musec di Lugano. Ha coordinato workshop e residenze per artisti contemporanei. Ha curato e tradotto In India di Gary Snyder (Milieu 2019) e Risonanze, al di là delle parole di Unni Wikan (Milieu 2023). Autrice con Franco La Cecla di Scambiarsi le Arti, Arte e Antropologia, Bompiani 2022.
 
Franco La Cecla (1950) è nato e cresciuto in Sicilia, ha studiato tra Palermo, Venezia, Bologna e Berkeley. E’ stato l’obiettore di coscienza  al sistema militare e come tale ha prestato servizio civile per due anni. Si è formato alle Scienze Umane e all’antropologia alla scuola di Carlo Doglio, Giorgio Raimondo Cardona e Ivan Illich. Ha insegnato antropologia in università italiane e straniere, Catania, Bologna, Milano, Berkeley, Barcellona, Ginevra, Parigi. Ha pubblicato  diversi saggi e libri tra cui Perdersi, l’uomo senza ambiente(Laterza), Il malinteso, antropologia dell’incontro (Laterza,) Contro l’urbanistica (Einaudi), Mente locale, antropologia dello spazio (eleuthera), Modi Bruschi, antropologia del maschio (Eleuthera) Essere Amici (Einaudi). Attualmente insegna “Arte e Antropologia” allo IULM di Milano.

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