Una raccolta dei momenti più significativi e interessanti dei cinque incontri teorici condotti da Graziano Graziani nell’ambito del laboratorio partecipativo e artistico sulla toponomastica e i segni urbani della città di Roma “Immagini di città”. Il percorso di incontri online costituisce la prima parte di un progetto che intende rileggere e riscrivere la mappa della città di Roma attraverso un esercizio collettivo di immaginazione. Gli incontri teorici rivolti ai partecipanti del laboratorio e resi pubblici sui canali social del Teatro di Roma hanno visto la partecipazione di scrittrici e scrittori, storici/che, giornalisti/e e artisti/e che hanno messo a fuoco, secondo i propri linguaggi e la propria sensibilità, alcuni aspetti particolari di Roma.
Alessandra Tarquini docente Storia contemporanea, Dipartimento di Scienze sociali ed economiche, Sapienza Università di Roma, che si è confrontata con l’eredità del fascismo, intraprenderemo un percorso attraverso le strade e statue della città di Roma.
Igiaba Scego, scrittrice che incentrata i suoi testi sul dialogo tra culture, autrice di “Roma negata”, un libro realizzato assieme al fotografo Rino Bianchi che disegna percorsi post-coloniali nella città di Roma.
Barbara Belotti, membro della commissione toponomastica del comune di Roma e co-fondatrice dell’associazione “Toponomastica femminile” che indaga il tema della scarsa presenza delle donne nelle intitolazioni della capitale.
Stefano Geraci, docente Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Università Roma Tre ed ex-membro della commissione toponomastica comunale.
Max Collini, cantante e autore dei testi del gruppo emiliano Offlaga Disco Pax, nelle cui canzoni è frequente il riferimento alla toponomastica emiliana ricca di segni e nomi legati alla storia del comunismo.
Graziani Graziani, conduttore radiofonico e giornalista, è autore dell’“Atlante delle micronazioni”, nel quale affronta il tema delle intitolazioni immaginarie nel mondo delle micronazioni e dei toponimi bizzarri, realmente esistenti oppure oggetto di fantasiose proposte in corso di approvazione.
Filippo La Porta, giornalista e critico letterario, autore di “Roma è una bugia”, un percorso nella Roma letteraria, tra i luoghi dei romanzi e quelli che hanno ospitato autori in carne e ossa, come Pasolini e Carlo Levi.
Vanessa Roghi, storica e autrice, ha da poco pubblicato la biografia di Rodari “Lezioni di fantastica”, in cui tocca il fecondo e immaginifico rapporto tra il massimo autore italiano di libri per ragazzi e la toponomastica, reinventata alla luce della grammatica della fantasia.
Paolo Fallai, giornalista e scrittore, racconta i luoghi “sbagliati” della Capitale alla riscoperta delle targhe che riportano informazioni erronee, oppure delle false attribuzioni che si sovrascrivono a quelle vere, costruendo una mitografia verosimile ma, a volte, non del tutto esatta.
Giorgio de Finis antropologo, artista e curatore del progetto Museo delle periferie. Racconta il suo personale viaggio tra i segni che riscrivono la città, dai murales e ad altre istallazioni artistiche che, come moderni monumenti e architetture, aggiungono o modificano l’immaginario sulla pelle di Roma.